L'invasione della città di Leverano da parte dei Saraceni fu tra le più cruente... In quel tempo, un giovane tagliapietre aveva appena preso moglie e aveva costruito con le proprie mani una casa su un piccolo terreno di proprietà della sua famiglia da molte generazioni....
Era un uomo semplice e non si era mai allontanato da quel terreno: non riusciva a pensare di poter fuggire e avrebbe preferito morire pur di non vedere la sua casa saccheggiata e la sua sposa violata dagli invasori. La notte prima dell'arrivo dei Saraceni il giovane adagiò la sua donna su un carro trainato da un mulo e pagò dei contadini perché la mettessero in salvo. Nonostante le lacrime della donna, decise di stare nel luogo dove aveva scelto di vivere. Durante la notte, colto dal terrore, l'uomo invocò Santo Stefano affinché non lasciasse che i Saraceni distruggessero la dimora che con amore aveva costruito. La mattina dopo, i soldati saraceni all'orizzonte, dell'uomo non era rimasta più traccia. Una grossa pietra bianca appariva invece sulla soglia, come a proteggerla. I Saraceni, abbagliati dal riflesso del sole sulla pietra bianca e liscia non osarono avvicinarsi. Ancora oggi, quella pietra sorge lì a guardia dei terreni divenuti la tenuta Santo Stefano.